HomeCommissionsCOMMISSION #10 – GROSSI MAGLIONI

COMMISSION #10 – GROSSI MAGLIONI

Sospesa a mezz’aria, la IUNO di Grossi Maglioni (Francesca Grossi e Vera Maglioni) sorveglia lo spazio pubblico sopra cui è posizionata. La sua ombra, proiettata sull’asfalto e soggetta alle oscillazioni del vento, sembra simultaneamente difendere e incombere, incarnando la natura ambigua e contraddittoria della dea, insieme materna e vendicativa.
Il titolo dell’opera, La creatura divisa, conferma questa suggestione anticipandone gli stessi caratteri formali. Scissa a livello simbolico, la figura risulta duplice anche nelle sue componenti, due silhouettes cromaticamente complementari e iconograficamente opposte, dall’aspetto maschile e femminile. Fissate insieme, le sagome paiono testimoniare una possibile conciliazione tra identità e pulsioni contrastanti, permettendo di leggere il soggetto sia in chiave umana che animale, come un ibrido generato dallo sdoppiamento o dalla moltiplicazione di identità, generi e specie.
Associata alla figura di Giunone, la creatura di Grossi Maglioni assume un’ulteriore forma: privata dei suoi classici attributi e dotata di un’iconografia più complessa, che considera e legittima i diversi tratti del suo carattere, la dea romana si affranca dal proprio ruolo di madre e moglie assumendo l’omonimo epiteto. In tal modo non rinuncia soltanto alla propria sembianza umana ma diventa “neonata”, un essere irriducibile, estraneo a ogni categoria e definizione identitaria.

Grossi Maglioni, La creatura divisa, 2023, tecnica mista 

Testo di Giulia Gaibisso

Crediti fotografici: Cecilia Chiaramonte

L’opera è stata realizzata con la collaborazione delle classi IV della scuola primaria H.C. Andersen, I.C. Pio La Torre, e con il contributo del bando Creative Living Lab 2022 – progetto Luogo da Favola

Grossi Maglioni (Francesca Grossi e Vera Maglioni, Roma, 1982) hanno iniziato a collaborare nel 2006 costituendo la loro ricerca principalmente nell’ambito della performance, dell’installazione e del workshop. La pratica performativa si combina con la produzione di oggetti manipolabili e installazioni che ospitano laboratori, incontri ed eventi pubblici. L’indagine su diversi temi legati alla società e alle soggettività coniuga i metodi della ricerca artistica con quelli dell’educazione, concretizzandosi nella produzione di progetti a lungo termine su argomenti politicamente controversi.
Le loro opere sono state esposte in gallerie, spazi pubblici, musei e istituzioni accademiche, tra cui: Fondazione Baruchello, Roma; MAC, Museo d’Arte Contemporanea di Lissone; Kaunas Picture Gallery, Kaunas; <rotor> center for contemporary art, Graz; Kunsthalle Bratislava; Accademia di Ungheria, Roma; Istituto Svizzero, Roma; AlbumArte, Roma; American Academy, Roma; Viafarini, Milano; MACRO, Roma; Verkstad for konst, Norrköping; Konstall museum, Vasa.