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STATEMENT

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IUNO è un progetto curatoriale indipendente, che a partire da una visione situata si propone di offrire uno sguardo ampio sul mondo, le sue geografie, le sue urgenze.

Abbiamo sempre creduto che l’arte offra la possibilità di guardare alle cose in maniera meno lineare, ma molto approfondita (e a volte più efficace), e che sappia mettere in relazione persone, luoghi e linguaggi molto distanti. Che l’arte insomma sappia insegnare, ma al di fuori di una dialettica autoritaria.

Con IUNO ci proponiamo di intervenire in un territorio che al momento è quello della nostra città attraverso progetti che colmino i vuoti (piccoli o meno piccoli) di immaginazione e di comunicazione innescando processi che ripensino la relazione tra opera e spettatore e tra autorialità e fruizione: percorsi e passeggiate che siano occasioni per analizzare in maniera critica e partecipata paesaggio urbano e selvatico (che a Roma convivono), la storia (che va decostruita), le cartografie (che possono mettere in luce disuguaglianze, eccellenze, rimossi); progetti di formazione (per scuole, insegnanti, professionisti); progetti di ricerca (quelle ricerche che servono anche a noi per pensare a progettualità ampie, a volte possono diventare libri, podcast, interviste, video).

IUNO crede che il pensiero nasca dallo scambio, dal dialogo e dalla condivisone di spazio e di tempo: per questo ogni anno invitiamo un gruppo di persone con formazioni diverse a pensare e lavorare con noi a partire da una parola. 

Iuno è una divinità generativa e vitale, insieme ctonia e celeste, legata alla nostra città d’origine, e il cui nome non cambia pronuncia nelle principali lingue europee. E questo è un paradosso che ci piace: il latino come lingua internazionale.

IUNO è un progetto curatoriale indipendente, che a partire da una visione situata si propone di offrire uno sguardo ampio sul mondo, le sue geografie, le sue urgenze.

Abbiamo sempre creduto che l’arte offra la possibilità di guardare alle cose in maniera meno lineare, ma molto approfondita (e a volte più efficace), e che sappia mettere in relazione persone, luoghi e linguaggi molto distanti. Che l’arte insomma sappia insegnare, ma al di fuori di una dialettica autoritaria.

Con IUNO ci proponiamo di intervenire in un territorio che al momento è quello della nostra città attraverso progetti che colmino i vuoti (piccoli o meno piccoli) di immaginazione e di comunicazione innescando processi che ripensino la relazione tra opera e spettatore e tra autorialità e fruizione: percorsi e passeggiate che siano occasioni per analizzare in maniera critica e partecipata paesaggio urbano e selvatico (che a Roma convivono), la storia (che va decostruita), le cartografie (che possono mettere in luce disuguaglianze, eccellenze, rimossi); progetti di formazione (per scuole, insegnanti, professionisti); progetti di ricerca (quelle ricerche che servono anche a noi per pensare a progettualità ampie, a volte possono diventare libri, podcast, interviste, video).

IUNO crede che il pensiero nasca dallo scambio, dal dialogo e dalla condivisone di spazio e di tempo: per questo ogni anno invitiamo un gruppo di persone con formazioni diverse a pensare e lavorare con noi a partire da una parola. 

Iuno è una divinità generativa e vitale, insieme ctonia e celeste, legata alla nostra città d’origine, e il cui nome non cambia pronuncia nelle principali lingue europee. E questo è un paradosso che ci piace: il latino come lingua internazionale.