SEMINARIO | GIAN ANTONIO GILLI: ZWIELICHT, DOPPIA LUCE / ZWIELICHT, DOUBLE LIGHT
8 – 10 aprile 2022
After Fortiniana '22, following the path of wild, untamed thinking, IUNO presents a seminar by Gian Antonio Gilli. Zwielicht, Double Light, is an open dialogue on Duplicity understood as an
interpretative system of the Real.
Zwielicht, Zwielicht, Double Light invites artists, curators and researchers from different disciplines to share ideas and practices over a weekend, alternating moments of work and journeys in the city.
Zwielicht
Vi è un mito (se così si può chiamare) nella cultura occidentale, che, pur essendo poco noto, e ancor meno narrato, riaffiora con insistenza, da millenni, in campi diversi del conoscere e dell’agire. E’ il mito dell’Uno, secondo cui vi sarebbe stata, agli inizi, una qualche Unità, un Uno originario, da cui ci si sarebbe (colpevolmente!) allontanati, a favore di concezioni dualistiche, o di una vera e propria Molteplicità.
Poggiano su questa persuasione costruzioni intellettuali di ogni tipo. Costruzioni filosofiche, secondo cui la metafisica andrebbe ridefinita, impostandola, primieramente, come scienza dell’Uno. Costruzioni religiose, che postulano, alle Origini, un generale monoteismo, ossia la credenza, in ciascuno, di un solo Dio, poi soppiantato da una deriva politeistica. Innumerevoli, nei millenni, le affermazioni di androginia del primo Adamo. E anche i mistici, per raccogliersi meglio, per arrivare più presto al loro Dio interno, scelgono l’Uno, spregiando il Molteplice.
Vi è una qualche verosimiglianza, certamente, in tutte queste costruzioni. Infatti, nel mondo sociale (e spesso anche in quello biologico) sono frequenti processi di questo tipo. Vale a dire, entità che sono, alla partenza, vere e proprie Unità, vengono poi a differenziarsi. Di fatto, nel mondo sociale, molti sviluppi avvengono così: da un’entità semplice, indifferenziata, si arriva a una condizione di complessità crescente; si formano delle parti, ciascuna si specializza in una data funzione. Si tratta del processo di differenziazione, ed è agevole riconoscerlo, tuttora in atto, in ogni settore della società. Ma questi processi avvengono in una Società già in corso, e ogni inizio di questo tipo non ha nulla a che vedere con le Origini. E discutibile, insomma, retroproiettare sullo schermo delle Origini, in cui nessuna Società ancora esiste, processi infra-societari.
Questa premessa ci è parsa indispensabile per collocare correttamente il seminario qui proposto. Il quale muove appunto dalla constatazione che da sempre – ignorando quanto vorrebbe la dottrina dell’Uno – la Duplicità regna sovrana. E’ una duplicità che percorre ogni campo dell’esperienza, sia conoscitiva, sia della vita quotidiana. Innumerevoli le coppie presenti a diversi livelli della realtà, da quella <essenza-apparenza> a quella (illusoriamente elementare) <vita-morte>; da <limite-illimitatezza> a <luce-oscurità> <eternità-tempo>; e così via. Difficile negare a queste coppie, e alla duplicità che in ciascuna di esse si manifesta, un qualche carattere originario, anche se questo suggerisce di rivedere la nozione tradizionale di ‘origini’. Intanto, sono tutte coppie di carattere oppositivo, e (come è facile notare) in nessuna di esse le due componenti hanno lo stesso status, la stessa dignità, e tanto meno, per dirla nei termini di Zwielicht, sono illuminate dalla stessa luce. Sempre una delle due componenti appare ‘vincente’ nella società, o nella cultura, o nella psicologia individuale, – l’altra componente subisce degli arresti, spesso delle svalutazioni. E già questa è un’indicazione preziosa su cui lavorare.
Proveremo a ricostruire insieme alcuni di questi doppi percorsi, a partire, ogni volta, dalla nascita di ciascuna delle due componenti. Sullo sfondo, vi è il tentativo di mettere in luce, nel conflitto fra i due termini di ogni coppia, un conflitto retrostante, – questo sì, davvero originario. Un conflitto tra due ordini di fondo, quello dell’Eguaglianza e quello della Diversità. Un conflitto di cui esistono innumerevoli tracce nelle fonti, – mai raccolte tuttavia nelle interpretazioni tradizionali.
Most of Gilli's works are accessible and freely downloadable from the website www.ricerchesulleorigini.it)
Friday 8 April 3 – 7 pm
Saturday 9 April 10 am – 6 pm
Sunday 10 April 10 am – 1 pm
The participation to the seminar is free of charge. Reservation required by email info@iunoino.it by April 3rd.
Image Domenico Beccafumi, San Michele scaccia gli angeli ribelli, 1535. Church of San Niccolò al Carmine, Siena (detail)
Gian Antonio Gilli, full professor of Sociology, worked for over twenty years in the Sociological Research Center of the Olivetti Society, from the times of triumphant Taylorism to those of the 'recomposition of duties', and after. In addition to his commitment in the field of Sociology of organization, at the turn of the 60s and 70s, he collaborated to the first experience to abolish psychiatric hospitals led in Gorizia by Franco Basaglia. In the following years, Gilli's research developed around the theme of origins. First on the conflict between technai and society in the Greek experience,Origini dell’eguaglianza – Ricerche sociologiche sull’antica Greciawhich he then articulated in two directions. The first is concerned with the experience of religions in its most physical and material manifestations.Arti del corpo – Sei casi di stilitismo, 1999; Locus sui – Religioni di luogoThe second research direction is concerned with the body, its pathologies, and the reconstruction of its origins.L’Età delle membra – Antropologia delle parti del corpoThese researches are based on both ancient sources and a decades-long practice in nursery schools and institutions hosting people with severe disabilities. Based on these interests, over the last fifteen years, he developed a mutual interest with contemporary art field through seminars, curatorships and publications.