HomeCommissionsCOMMISSION #12 – TURA OLIVEIRA

COMMISSION #12 – TURA OLIVEIRA

La IUNO di Tura Oliveira rivela, più di ogni altra rappresentazione finora proposta, il volto mostruoso e feroce di Giunone.  

Le sue sembianze non si limitano a illustrarne il carattere ferino, il legame che la divinità intrattiene con il mondo animale, ma associano a quest’ultimo una natura ultraterrena, addirittura extraterrestre.  

Il capo umanoide presenta in effetti una serie di escrescenze mutuate dalle fisionomie Klingon, popolo d’invenzione appartenente all’universo di Star Trek, che ne attestano l’origine aliena. Le sue proporzioni evocano quelle di un gigantesco corpo celeste atterrato sulla Terra, ricalcando d’altro canto la monumentalità e la rovina dei colossi imperiali.   

Seducente e terrificante la creatura racchiude in sé la natura portentosa e vendicativa, a volte letale, di Giunone: come l’indù Kali e la babilonese Tiamat, è distruttrice e madre, incarna il caos così come la rigenerazione.  

Le dicotomie generalmente utilizzate per delinearne il profilo, ancorché vere, non esauriscono la complessità che la figura suggerisce: la metamorfosi a cui essa sembra essere stata sottoposta erode ogni classificazione, sia essa naturale, psicologica o di genere, tanto da non poterne escludere, né tantomeno prevedere, le future mutazioni.    

La sinuosità dei capelli, così come dei tratti del volto, permette di immaginare analoghe caratteristiche per il suo corpo, forse completato da arti o componenti non umane. Tale prospettiva ne consente un’ulteriore interpretazione in chiave archeologica, come una grottesca dipinta sulla parete di una domus romana, una composizione fantasmagorica che fonde senza soluzione di continuità l’umano, l’animale e il vegetale. 

Al pari di tali immagini affrescate, da Vitruvio disprezzate per la loro inverosimiglianza, la IUNO di Oliveira sembra scaturire da un universo weird, governato da leggi alternative a quelle del nostro Pianeta e immune da ogni limitante categorizzazione identitaria. 

Tura Oliveira, Reliquary Bust of a Female Saint, 2024, argilla epossidica su armatura. 

Testo di Giulia Gaibisso

Tura Oliveira (n.1990, Fall River, MA, U.S.) è un’artista multidisciplinare che vive a Brooklyn. Oliveira ha conseguito un MFA presso la Yale School of Art e un BFA presso la Rhode Island School of Design. Nel 2023 hanno ricevuto il Dean’s Prize della Yale School of Art, una commissione d’arte pubblica dalla città di New York e la borsa di studio Abbey Awards della British School at Rome. Hanno ricevuto borse di studio da NYFA, BRIC, The Museum of Arts and Design, Wave Hill, Ars Nova, A.I.R Gallery, Yaddo e Tides Institute.