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ANDREA MARTINUCCI

Dal 12 settembre all’8 ottobre IUNO ha ospitato la residenza di Andrea Martinucci (1991), artista visivo attivo tra Roma e Milano, che durante il suo soggiorno ha proseguito il lavoro su Turbomondi/movie script (working title), un progetto avviato nel 2020 e pensato come una sceneggiatura cinematografica in continuo divenire. Il copione, consegnato nelle mani di persone selezionate dallo stesso artista, è stato letto, interpretato e modificato liberamente: il risultato è un libro che registra voci, impressioni, tracce di esistenza.
A partire da questo lavoro, la residenza di Andrea Martinucci è stata scandita da laboratori, momenti di riflessione e interventi diretti sullo scritto.
Come prima tappa, l’artista ha condotto Turbomondi/esercizi, una sessione di traduzione della sceneggiatura con le curatrici Lisa Andreani e Maria Vittoria Di Sabatino, che seguono e curano il progetto sin dai suoi esordi.
Il workshop, che si è svolto a porte chiuse, ha permesso di indagare le potenzialità del linguaggio e della traduzione stessa, intesa come vera e propria pratica di scrittura e rielaborazione di contenuti.
Seconda attività prevista durante la residenza dell’artista è stata La memoria delle cose, un laboratorio di due giorni realizzato con la collaborazione della curatrice Giulia Gaibisso.
Questo secondo workshop, aperto al pubblico, si è concentrato su temi quali la memoria personale, la perdita e la percezione del tempo come strumenti non solo di osservazione della realtà ma anche di elaborazione di contenuti inconsci. A partire dalla selezione di alcuni oggetti personali secondo modalità e tempi differenti, ogni partecipante ha potuto raccontarsi in maniera inedita, dando spazio alla dimensione del ricordo e dell’inconscio, costruendo una narrazione personale svincolata dai metodi di una presentazione canonica.

Andrea Martinucci (1991, Roma) è un artista visivo che vive e lavora tra Milano e Roma.
Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni e spazi sperimentali come Institut Français – Palazzo delle Stelline (Milano, 2016); IIC Los Angeles (Los Angeles, 2022); Mattatoio (Roma, 2016); Palazzo Reale (Milano, 2019); Tang Contemporary Art (Hong Kong, 2020); FuturDome (Milano, 2017); Palazzo delle Esposizioni (Roma, 2012); VUNU Gallery (Kosice, 2020); ZETA Contemporary Art Center (Tirana, 2021); Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce (Genova, 2012); Museo d’Arte e Archeologia della Maremma (Grosseto, 2017); Fondazione Pastificio Cerere (Roma, 2012) e In De Ruimte Space (Gent, 2019).
Nel 2020 è stato tra i vincitori di Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere (MAECI-DGSP/MiC-DGCC), con Turbomondi (Melodia), una video installazione destinata alla Collezione Pubblica dell’Istituto Centrale per la Grafica, Roma. Ha preso parte a diversi progetti, tra i quali: Tonight we are young – New Italian Art, Triennale (Milano, 2022); Fenomeno Pasquarosa, La Fondazione – Fondazione Nicola Del Roscio (Roma, 2020); MANIFesta – Iniziative di II, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma (Roma, 2021); Rereading the Archive, Fondazione ICA (Milano,  2022) e SPRINT, O’ Space (Milano, 2017).